04 Nov Congiuntiviti… Allergie o Congiuntiviti Allergiche?
Le allergie oculari, o congiuntivi allergiche, sono una condizione diffusa (si stima ne sia colpito oltre il 30% della popolazione) che si verifica nel momento in cui gli occhi reagiscono ad agenti irritanti chiamati allergeni.
La congiuntivite allergica risulta essere una tra le più frequenti manifestazioni di ipersensibilità a livello oculare e si traduce nel rilascio di una sostanza chiamata istamina, utilizzata per contrastare proprio gli allergeni.
Le palpebre e la congiuntiva quando entrano a contatto con le sostanze irritanti, diventano rosse e gonfie, presentano lacrimazione insistente, bruciore e prurito.
Essendo la congiuntiva una mucosa esteriormente esposta all’ambiente è molto soggetta agli stimoli esterni, in maniera particolare a pollini e acari, i quali possono innescare processi infiammatori acuti.
I quadri clinici che caratterizzano le congiuntivi allergiche sono estremamente variabili e diversificati: si va dalle comuni forme stagionali IgE mediate, prevalentemente associate a rinite, a quadri più rari ma al contempo di maggiore gravità in termini di sintomatologia e possibili complicanze, quali la cheratocongiuntivite atopica (AKC) e la cheratocongiuntivite Vernal (VKC).
Vi sono diverse condizioni cliniche che causano arrossamento congiuntivale ma non devono essere confuse con forme di congiuntivite allergica. Tra di esse alterazioni del film lacrimale, blefariti, congiuntiviti da chlamydia o semplicemente effetti tossici dei colliri utilizzati.
Cause scatenanti
La congiuntivite allergica, come accennato, si verifica nel momento in cui si scatena una reazione anomala del sistema immunitario verso agenti normalmente innocui, gli allergeni appunti.
Quando una sostanza allergenica viene a contatto con l’occhio, si verifica il rilascio di istanima da parte di specifiche cellule oculari denominate mastociti, con l’intento di combattere l’allergene presente.
L’innesco di questa reazione scatena la sintomatologia tipica del fenomeno allergico, cioè prurito, rossore dell’occhio e lacrimazione.
Gli allergeni più comuni presenti nell’ aria sono polvere, peli di animali, fumo o muffe e la patologia oculare allergica correlata si configura come risposta incontrollata dell’organismo a questa presenza sia in aree chiuse che all’aperto.
In particolare, il polline e le sostanze liberate dalla fioritura degli alberi determinano le cosiddette allergie stagionali (quasi sempre forme di rinocongiuntiviti).
La congiuntivite può essere, altresì, causata da molteplici sostanze contenute in prodotto farmaceutici, di profumeria e cosmetica.
Alcune volte può accadere che la reazione allergica avvenga nonostante non si verifichi un contatto vero e proprio dell’allergene con l’occhio, soprattutto nel caso di sostanze contenute nei cibi o per le punture di insetti.
L’allergia oculare può anche avere carattere ereditario, con probabilità crescente di sviluppo se la patologia affligge entrambi i membri della coppia di genitore.
Trattamenti farmacologici
– I colliri decongestionanti (vasocostrittori) sono disponibili in forma di collirio semplice o in associazione con antistaminici, senza obbligo di prescrizione medica, agiscono riducendo l’arrossamento degli occhi alleviando il prurito.
Tali colliri non devono essere impiegati per più di 4-5 giorni, per evitare, sul lungo termine, il sopraggiungere di segni di irritazione.
– Antistaminici e stabilizzatori delle mast-cellule: È una tipologia di gocce oculari contenente una molecola antistaminica in grado di alleviare la sensazione di prurito ed un’altra molecola con funzione stabilizzante dei mastociti, fornendo un valido supporto per la prevenzione delle allergie oculari. La posologia prevede due applicazioni di collirio nell’arco delle 24 ore per ridurre i sintomi allergici caratteristici, quali bruciore, lacrimazione e prurito.
– Corticosteroidi e lacrime artificiali: I colliri a base di cortisone, poi, possono contribuire a ridurre i sintomi cronici delle congiuntiviti allergiche, come prurito intenso, arrossamento marcato e gonfiore, ma bisogna evitare troppo lunghi periodi di assunzione a causa dei possibili effetti collaterali (glaucoma e cataratta). L’impiego delle lacrime artificiali determina, invece, un sollievo temporaneo della sintomatologia, poiché causa l’allontanamento degli allergeni dall’occhio, oltre a contrastare secchezza e irritazione degli occhi. Le lacrime artificiali sono acquistabili senza obbligo di prescrizione medica, e non mostrando effetti collaterali possono essere utilizzate in tutta tranquillità.
In alcuni specifici casi oltre al trattamento locale si rende indispensabile, associare una terapia sistemica a base di farmaci antistaminici o corticosteroidi.
Vuoi saperne di più? Scarica il testo completo di questo articolo. (clicca qui)
Testo redatto in collaborazione con lo Studio Pedrotti